BATTUTA D’ARRESTO

Nel mese di marzo battuta d’arresto per il mercato dell’auto in Italia che, complici due giorni lavorativi in meno, registra -3,7% con 162.083 nuove auto immatricolate rispetto alle 168.324 di marzo 2023. Il primo trimestre dell’anno archivia una crescita del 5,7% sullo stesso periodo 2023 con 451.261 unità immatricolate (-16,1% su gennaio-marzo 2019).

I PRIVATI PERDONO QUASI UN PUNTO

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori mostra una flessione dei privati superiore al mercato, perdendo quasi 1 punto, al 49,7% di quota (55,7% nel cumulato, +0,7 p.p.). Le autoimmatricolazioni incrementano di oltre 1/4 i volumi, guadagnano 2,7 punti nel mese e arrivano all’11,5% del totale (9,6% nel trimestre, +0,8 p.p.). Il noleggio a lungo termine segna un sostenuto calo in volume, vista la forte dinamicità di marzo 2023, e scende al 21,0% di quota nel mese (-6,7 p.p.); share al 20,8% in gennaio-marzo (-5 p.p.). Il risultato del mese è attribuibile a un forte calo delle società Top e delle Captive. Il noleggio a breve termine prosegue nel trend di crescita sostenuta e, con 5,2 punti guadagnati, sale al 12,4% nel mese e all’8,4% nel cumulato (+3,8 p.p.). Le società mostrano una flessione più ampia del mercato complessivo e si posizionano al 5,3% in marzo (-0,3 p.p.) e al 5,5% nel 1° trimestre (- 0,2 p.p.).

CALO A DOPPIA CIFRA PER IL DIESEL

Tra le alimentazioni, il motore a benzina in marzo cresce in volume e guadagna 3 punti di quota, al 31,4% del totale, 31,0% nel cumulato (+3,9 p.p.). Il diesel, in pesante calo a doppia cifra, in marzo scende di 5,1 punti, al 15,2% del totale nel mese, stessa quota del trimestre (-4,4 punti). Il Gpl conferma il 7,6% di quota nel mese e il 9,2% dei primi 3 mesi dell’anno, il metano rappresenta lo 0,2% del mercato sia nel mese che nel cumulato. Le vetture ibride guadagnano 4,5 punti e salgono al 39,0% di quota, al 38,3% nel cumulato (+2,5 p.p.), con un 11,0% per le “full” hybrid e 28,0% per le “mild” hybrid. Le auto BEV in marzo perdono 1,5 punti e si fermano al 3,3% di share (al 2,9% in gennaio-marzo), le PHEV retrocedono di 0,8 punti rispetto a un anno fa, al 3,5% (3,2% nel cumulato).

ANALISI SEGMENTAZIONE

L’analisi della nuova segmentazione mostra in marzo un incremento delle berline del segmento A, al 10,5% di quota e una forte accelerazione dei Suv, all’1,9%. Anche nel segmento B crescono berline e Suv, rispettivamente al 20,7% e 27,5% di share. Nel segmento delle medie (C) calano sia le berline che i Suv, fermandosi rispettivamente al 4,7% e 18,7% di quota. Forte flessione per le berline del segmento D, all’1,0%, mentre i Suv flettono in linea con il mercato, confermando il 6,4% di share. Forte crescita per entrambe le carrozzerie nell’alto di gamma, con le berline allo 0,3% di quota e i Suv all’1,4%. Infine, le station wagon rappresentano il 4,2% del totale, gli MPV il 2,0% e le sportive lo 0,8%.

AREE GEOGRAFICHE

Dal punto di vista delle aree geografiche nel mese il Nord Est, con una buona crescita in volume, guadagna 4,5 punti, al 38,2% di quota (34,3% nel cumulato), grazie alla spinta del noleggio, senza il quale perderebbe 15,5 punti, al 22,7%. Il Nord Ovest perde 4,2 punti e si ferma al 26,5% di share (27,7% nel trimestre), il Centro Italia scende al 21,6 del totale (-0,9 punti, al 23,1% in gennaio-marzo). L’area meridionale sale di mezzo punto al 9,2%, mentre le Isole rimangono stabili al 4,4% (rispettivamente 10,1% e 4,8% nel cumulato).

EMISSIONI

Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in marzo evidenziano una lieve crescita (+0,7%) con 120,3 g/Km; 121,1 g/Km in gennaio-marzo (+1,0%).

L’analisi delle immatricolazioni di marzo per fascia di CO2 riflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 4,0% del mercato, il 2,7% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 3,5% e 2,5% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 67,8% (68,6% nel cumulato), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 21,8% e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,0% (rispettivamente 21,5% e 2,0% nei primi 3 mesi).

Fonte: unrae.it