A MARZO SI TORNA IN POSITIVO
A marzo il mercato italiano delle autovetture inverte il trend dei mesi precedenti, segnando una crescita del 6,2%, con 172.223 immatricolazioni rispetto alle 162.140 dello stesso mese del 2024. Il primo trimestre dell’anno chiude con una flessione dell’1,6%, attestandosi a 443.906 immatricolazioni, contro le 451.320 di gennaio-marzo 2024, ma in pesante calo (-17,5%) rispetto al periodo pre-covid (2019).
La quota di mercato delle auto elettriche pure (BEV) a marzo sale al 5,4%, in aumento rispetto al 5,0% di febbraio e rispetto al 3,3% di marzo 2024, periodo però penalizzato dall’attesa per l’avvio degli incentivi. Le auto ibride plug-in (PHEV) confermano la stessa quota di mercato di febbraio al 4,5%, in crescita rispetto al 3,5% di marzo 2024.
FORTE ACCELERAZIONE DELLE CAPTIVE
L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, evidenzia un lieve calo dei privati in perdita di 3 punti di quota, al 46,7% del totale (54,0% nel trimestre, -1,7 p.p.). Le autoimmatricolazioni cedono 1/4 dei volumi, scendendo all’8,1% di quota (-3,4 p.p.) e all’8,4% nel cumulato (-1,2 p.p.). Il noleggio a lungo termine a marzo recupera 1/3 delle immatricolazioni, guadagnando 5,5 punti, al 26,6% di quota (23,8% nel cumulato, +3,0 p.p.), per la forte accelerazione delle Captive, a fronte di un calo delle società Top. Il noleggio a breve termine cresce nel mese in volume e in quota, al 13,3% del totale (+0,9 p.p.); nel 1° trimestre conferma l’8,3% come nello stesso periodo 2024. Le società rimangono stabili in quota sia nel mese, al 5,3%, che nel cumulato, al 5,5%.
IL DIESEL SI FERMA AL 10,2%
Tra le alimentazioni, in marzo il motore a benzina cede 4,4 punti, al 26,7% (26,5% nel trimestre, -4,3 p.p.). Il diesel perde altri 5 punti e si ferma nel mese al 10,2% di share (9,8% in gennaio-marzo, -5,4 p.p.), mentre il Gpl – con una lieve crescita in volume – cede 0,2 punti, portandosi al 7,7% nel mese e al 9,2% nel cumulato (-0,3 p.p.); il metano non immatricola autovetture nel mese e nel trimestre. Le vetture ibride salgono al 45,4% di share nel mese (+6,4 p.p.) e al 45,0% nel cumulato (+6,8 p.p.), con un 12,8% per le “full” hybrid e 32,6% per le “mild” hybrid in marzo. Come anticipato, le auto BEV nel mese salgono al 5,4% del totale (+2,1 p.p. e al 5,2% in gennaio-marzo, +2,3 p.p.), mentre le PHEV salgono al 4,5% (+1,0 p.p. e al 4,2% nel trimestre, +1,0 p.p.).
IN CRESCITA I SUV
L’analisi della segmentazione mostra in marzo una flessione delle berline del segmento A, a fronte di una crescita dei Suv, rispettivamente all’8,9% e 1,9% del totale mercato. Anche nel segmento B flettono le berline (al 18,0%), mentre crescono i Suv, al 30,3% di share. Nel segmento delle medie (C) crescono sia le berline, al 4,9%, che i Suv, al 20,8% di quota. In marzo segnano una crescita le berline del segmento D, all’1,3% e i Suv al 6,7% di share.
Nell’alto di gamma, cedono un decimo di punto di quota le berline (allo 0,2%) e lo recuperano i Suv, all’1,5%. Infine, le station wagon rappresentano il 2,8% del totale, gli MPV il 2,2% e le sportive lo 0,7%.
IL NORD-EST MANTIENE IL COMANDO
Sul fronte delle aree geografiche, in marzo il Nord Ovest conferma il secondo posto pur salendo di 1,9 punti, al 28,4% (28,7% nei 3 mesi). Il Nord Est – seppur in calo in volume – riesce a mantenere la leadership, anche se in perdita di 2,7 punti di quota, al 35,5% di share (31,6% nel cumulato), grazie al contributo del noleggio, senza il quale scenderebbe di ben 12,6 punti, al 22,9%. Il Centro Italia guadagna 2,3 punti, al 23,9% (25,5% in gennaio-marzo), l’area meridionale scende all’8,0% e le Isole al 4,2% (rispettivamente 9,4% e 4,8% nel cumulato).
EMISSIONI
Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in marzo cedono il 4,4% a 115,0 g/Km; 115,6 g/Km nel trimestre (-4,5%).
L’analisi delle immatricolazioni di marzo per fascia di CO2 riflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 7,5% del mercato, il 2,4% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 7,2% e 2,1% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 66,8% (67,6% nel cumulato), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 19,9% e quella della fascia oltre i 190 g/Km all’1,8% (rispettivamente 19,3% e 1,9% nel 1° trimestre).
Fonte: unrae.it